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Come ogni anno ci possiamo finalmente dedicare all’attività che ci regala le più profonde soddisfazioni: Viaggiare.
E così abbiamo deciso di andare in India! Dopo esserci dedicati alla parte ludica che comprendeva preparare l’itinerario e gli spostamenti, ci siamo dovuti buttare sulla parte meramente burocratica.

Si, perchè se volete organizzare un viaggio FAI-DA-TE in India, preparatevi a imbattervi in una burocrazia lenta e macchinosa….
Primo scoglio: l’odissea del visto!!!

Ma tranquilli con le dritte giuste non è così complesso! Per questo abbiamo pensato di dedicare un post all’organizzazione di un viaggio in autonomia in India.

RICHIESTA VISTO

Purtroppo l’India prevede l’e-Tourist Visa (Visto elettronico) 
Si può richiedere On-Line sul sito https://indianvisaonline.gov.in/visa/tvoa.html per circa 150 paesi, ma purtroppo non per il nostro.
Tenete in memoria questo link perché ci tornerà utile in seguito.

Facendo qualche ricerca vediamo che per richiedere il visto bisogna appoggiarsi alle agenzie di viaggio (cosa che non faremo in quanto siamo dei viaggiatori fai da te), oppure richiederlo all’ambasciata di Roma, o al Consolato di Milano.
Le due strutture si dividono le richieste in base alla regione di residenza del richiedente. (Noi, in quanto Emiliano Romagnoli, contattiamo il consolato di Milano.)
Ci viene spiegato che, per il rilascio dei Visti, il consolato indiano si appoggia a centri esterni: ecco il link di riferimento. http://www.indianvisamilan.com/

Un operatore molto gentile ci indica quali documenti è necessario produrre per ottenere un visto turistico:

I primi due punti sono ovviamente una passeggiata, mentre il terzo ci ha messo a dura prova!

Prima vi ho detto di tenere a mente il sito ufficiale Indiano per la richiesta del visto https://indianvisaonline.gov.in/visa/index.html  
Bene, ora ci dovrete tornare, e entrare nella pagina Regular Visa Application.

A questo punto troverete un form di compilazione (è più approfondito e complesso di un test d’ingresso alla Nasa!!!) 
Preparatevi qualcosa da bere e una trentina di minuti di pazienza per ogni visto che andrete a compilare.
Dovrete fornire molte informazioni personali, dite ai vostri genitori che lo Stato Indiano vuole sapere anche qualche dato su di loro.

CONSIGLI PER EVITARE CHE LA RICHIESTA NON VENGA APPROVATA
(e che dobbiate rifare tutto di nuovo):

  • Per gli Indiani è importante che abbiate un Lavoro o che siate economicamente indipendenti, quindi indicate comunque che svolgete un’attività anche se così non fosse
  • Non indicate come lavoro scrittore, giornalista, eccnon sono ben tollerati ed il Visto potrebbe essere negato
  • E’ importante che non abbiate parenti in Pakistan e che in viaggi passati non siate stati in paesi che l’India potrebbe considerare ostili
  • Vi richiederanno il nome dell’agenzia a cui vi appoggerete durante il viaggio. Tranquilli, è sufficiente indicare il nome di un albergo. (Noi addirittura, visto che non avevamo ancora buttato giù l’intero itinerario, abbiamo semplicemente cercato su Internet una Guest House e copiato i suoi dati.)
  • Sarà necessario anche indicare i dati di un’agenzia di riferimento in Italia. Anche qui ovviate il problema indicando quelli di amici (debitamente avvertiti naturalmente…non si sa mai che un Indiano li chiami al cellulare!
©Pixabay

CONSEGNA

L’intero malloppo stampato, le foto ed il passaporto, vanno ora consegnate al centro di Milano.
Ebbene sì, questa prima parte serviva solo per poter richiedere il visto!!!! Se avete compilato tutto bene, vedrete che la fatica maggiore è stata superata.

La struttura che avrebbe emesso il visto dava la possibilità di ritiro e consegna tramite Corriere, ma non ci siamo fidati a dare in mano ad un corriere i nostri passaporti con tutti i timbri dei viaggi passati!!!
Così ne abbiamo approfittato per un viaggetto a Milano, portandoli e riprendendoli di persona!!

Insomma, con le informazioni giuste è meno peggio del previsto, no?

Author

Nella vita lavoro in un istituto di credito ma la mia vera passione è viaggiare. Soffro di mal d'Asia, amo la parte orientale del mondo e sono una visitatrice compulsiva di Chiese. Qui racconto le emozioni dei miei viaggi, quelle che mi fanno sorridere ogni giorno.

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