Valencia è la città capoluogo della Comunità Valenciana, nota in particolare per tutta l’area della Città della Scienza e della Tecnica progettata dal famoso architetto Calatrava.
Abbiamo lasciato Valencia come ultima tappa nel nostro tour d’Andalusia. Anche se non fa parte del vero sud della Spagna, questa città ci attirava: sono tantissimi gli italiani che scelgono non solo di visitarla, ma anche di viverci!
IL CLIMA A VALENCIA
Arriviamo in auto e subito sentiamo il profondo cambio di clima. Valencia è una città sul mare dal clima caldo ma soprattutto umido. Le temperature scendono raramente sotto i 10 gradi anche d’inverno, rendendola una città facile da visitare tutto l’anno.
Venendo dalla costa sud della Spagna abbiamo incontrato climi davvero torridi, come i 40 gradi di Cordoba. Ma a Valencia l’umidità rende l’ambiente davvero insopportabile… Praticamente ti ritrovi bagnato tutto il giorno: all’ombra o al sole l’afa è esagerata.
COSA VEDERE IN DUE GIORNI A VALENCIA
LA CITTA’ DELLE ARTI E DELLA SCIENZA DI CALATRAVA
Ideato dall’architetto più conosciuto ed apprezzato al mondo, questo spazio di oltre 350 mila metri quadrati è una città futuristica dentro Valencia… uno spazio dedicato al divertimento e alla conoscenza in una cornice di cemento bianco armonizzato con l’ambiente mediterraneo circostante.
Santiago Calatrava, nato e vissuto vicino a Valencia, è l’ideatore insieme a Felix Candela, altro grande architetto spagnolo del 900, di questa enorme e rappresentativa opera del suo gusto per il “design organico”.
Esso si realizza attraverso l’integrazione di strutture all’avanguardia, realizzate con materiali innovativi, con forme e disegni ispirati ad elementi naturali.
La Ciutat de les Arts i les Ciènces (nome originale valenciano) è l’espressione più significativa della sua visione dell’architettura. Iniziata nel luglio del 1996 venne completata soltanto 21 anni dopo e con ingente aumento della spesa prevista.
Molte sono state le critiche mosse a Calatrava per questo costo accessorio che è andato a pesare sulle casse della città per più del triplo stimato (587 milioni di euro contro i 311 iniziali).
Lo spazio espositivo conta 5 edifici principali, 1 ponte ed 1 terrazza sovrastante un parcheggio pubblico. Per comprendere meglio la storia e il progetto architettonico dietro questa vasta area modernista potete scegliere di affidarvi ad un tour guidato.
Noi abbiamo raggiunto il sito dopo una bella passeggiata di mezz’ora dal centro della città ma è possibile anche utilizzando la metro (linee 3/5) oppure con le linee di autobus 15 o 95.
IL PALAZZO DELLE ARTI REINA SOFIA
Questo è l’edificio dedicato alle arti della musica, della danza e della recitazione.
Location di numerosi concerti di musica classica, spettacoli di balletto e rappresentazioni teatrali soprattutto liriche grazie ai suoi 4 teatri interni.
La sua struttura è ispirata dal mare e dalle acque del fiume Turia, che venne spostato per lasciar spazio alla realizzazione del progetto di Calatrava. Bisogna vederla come una nave che solca le acque (anche se a noi ha dato più l’impressione di un casco spaziale…).
Il Palazzo è dedicato alla Regina Sofia ed è alto più di 75 metri.
HEMISFERIC
Procedendo, dopo aver passato il Ponte Montolivet che solca Valencia, passando a fianco di ampie piscine dalle acque cristalline che creano splendidi riflessi sul cemento bianco, ci si trova di fronte all’edificio dedicato al Cinema.
All’esterno la struttura vuole imitare quella dell’occhio umano: una parte chiusa superiore, come una palpebra che si chiude, e le finestre movibili che ricordano la sfericità dell’occhio. Grazie al gioco di riflessi l’occhi si completa nello specchio d’acqua sottostante (soprattutto la sera grazie all’effetto delle luci).
Internamente esso ospita uno schermo concavo magnifico: 900 mq per riprodurre le pellicole 3d con eccezionale definizione.
Gli spettacoli avvengono tutti i giorni, tutto il giorno. Hanno una durata di massimo 45 minuti e sono relativi più soggetti: dinosauri, oceano, parchi naturali…
Per chi fosse interessato è possibile conoscere orari e tipologie di spettacolo offerti qui—> SITO UFFICIALE.
MUSEO DELLE SCIENZE PRINCIPE FELIPE
La struttura dedicata all’attuale Re di Spagna è un museo dedicato alle scienze ed alla tecnologia.
Suddiviso in tre piani, dei quali quello al pianterreno è ad accesso gratuito, ospita mostre itineranti ed una collezione permanente dedicata soprattutto a famiglie e bambini. Diversi sono anche i workshop ai quali è possibile accedere, pagando un biglietto d’entrata, su vari esperimenti scientifici.
L’edificio ricorda lo scheletro di un dinosauro, grazie anche alla sua dimensione, e si estende su oltre 8000 mq.
Bellissime, all’uscita verso l’Agorà, le piscine a sfioro nelle quali alcuni amano avventurarsi… Attenzione: è vietato, e potreste essere ripresi dai guardiani che girano con le biciclette in tutto il perimetro!
UMBRACLE
Un enorme giardino pensile con tantissime varietà di piante, fiori e costruzioni in diversi materiali. La copertura ricorda molto quella del Museo delle Scienze che si trova proprio di fronte e garantisce il mantenimento delle specie naturali contenute.
L’accesso interessante è solo quello della terrazza (i piani sottostanti sono il parcheggio per automobili e pullman) ed è gratuito tutto il giorno. La sera molti amano sorseggiare aperitivi sotto il cielo stellato di Valencia.
AGORA
Camminando verso la parte dedicata al mondo marino, dopo essere passati sotto al secondo ponte che tange l’immensa zona della Ciutat (Pont l’Assut de l’Or), si arriva all’ultimo edificio realizzato in ordine di tempo.
Inaugurato solo nel 2009 si tratta di un’enorme piazza coperta (il nome già lo suggerisce) che ha già ospitato numerosi convegni e addirittura gli Open di Tennis della città di Valencia.
E’ l’unico di tutti gli edifici a non poter essere visitato dai turisti, se non in occasione di eventi programmati.
PONT DE L’ASSUT DE L’OR
E’ la struttura carrabile più bella realizzata da Calatrava.
Un ponte sospeso che arriva ai 125 metri di altezza, diventando il punto più alto di tutta la città.
E’ infatti visibile anche da distanze importanti, sulla linea dell’orizzonte.
L’OCEANOGRAFIC – IL PARCO ACQUATICO
Si tratta del parco marino più grande d’Europa con oltre 45.000 esemplari di 50 specie diverse.
La visita dura almeno mezza giornata, tra zone marine differenti che rappresentano i vari habitat del mondo, un tunnel sotterraneo ad un’enorme vasca ed un ristorante dove si ha l’impressione di mangiare con i piedi sull’oceano.
La visita merita sicuramente ma vi consiglio di prenotare in anticipo il biglietto, che ha un costo abbastanza elevato.
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La struttura si colloca esattamente sull’alveo del fiume Turia, spostato dopo il prosciugamento conseguente ad un’inondazione, e nasce su progetto dell’architetto Candela, che morì un anno dopo l’inizio dei lavori.
Bellissima la scritta sul vetro che risplende come se fosse sotto l’acqua!!
LA CATTEDRALE DI VALENCIA
Camminando per Plaza de la Reina è impossibile non notare la facciata gotica/barocca di questa Chiesa, costruita nel 1200 sui resti di una moschea preesistente, come era d’uso all’epoca della Reconquista dei Re Cristiani.
Consacrata alla Beata Vergine per volere di Giacomo I il Conquistatore, l’odierna Cattedrale ha 3 porte d’accesso:
- La porta de Los Hierros E’ quella principale, affacciata su Plaza de La Reina. Stupendo tripudio barocco di angeli e figure femminili, stranamente a busto scoperto, dedica l’intera rappresentazione alla Vergine. Il nome deriva dalla grande cancellata antistante a proteggere l’ingresso.
- La porta degli Apostoli E’ anche chiamata Tribunale delle Acque in quanto ogni giovedì feriale 8 membri giudici, rappresentanti degli 8 corsi d’acqua della città, si riuniscono per discutere delle questioni relative all’irrigazione. Seduti in circolo su panche in cuoio, i contadini vestiti da più di un millennio con tuniche nere, emettono sentenze inappellabili. Questa istituzione venne fondata da Giacomo I e resiste al tempo grazie alla rapidità delle decisioni. E’ ancora oggi considerata internazionalmente un’istituzione modello.
- Il portale del Palazzo E’ la prima tra le porte della Cattedrale ad essere eretta ed è chiamata anche de la Almonia per la piazza antistante. Conta 14 volti scolpiti di giovani sposi, istituiti della responsabilità di ripopolare Valencia dopo le guerre della Reconquista.
Importante è anche la torre a sinistra dell’entrata principale: è il Miguelete che conta 11 campane, tutte con un loro nome femminile. E’ possibile salire la scala a chiocciola che porta alla cima per godere della vista su Valencia.
L’INTERNO DELLA CATTEDRALE
Entrando nella Chiesa si nota la sua pianta a croce latina. Con 8 cappelle laterali dedicate ai santi e 16 frontali, dietro e a fianco dell’altare maggiore, la Cattedrale conserva opere importanti anche di Goya.
E’ possibile prendere l’audio-guida per pochi euro per approfondire la storia delle singole cappelle oppure scegliere un tour guidato completo in lingua italiana.
Bellissima la volta, decorata come un azzurro cielo stellato e la cupola, grandiosa in alabastro lucente e traslucido. Nei quattro lati in cui culmina l’ottagono della cupola, sono raffigurati splendidamente gli evangelisti.
IL SANTO GRAAL DENTRO LA CATTEDRALE DI VALENCIA
La parte più interessante dell’intero edificio si trova a destra dell’entrata. La Capilla del Santo Càliz è a base quadrata e con decorazioni decisamente diverse da quelle viste in Cattedrale. Pareti di pietra lavorata riportano ad un’atmosfera decisamente più romanica mentre la pala d’altare in alabastro è decisamente rinascimentale. In essa, decorata con immagini dei 12 apostoli, riposa una coppa in agata corallina risalente al I secolo A.C.
Si narra che la coppa sia effettivamente quella utilizzata da Gesù durante l’ultima cena e che sia stata arricchita con oro, smeraldi, rubini e perle solo successivamente. Secondo alcuni sarebbe egizia, poi rimaneggiata e riportante un’iscrizione in arabo che ancora non è stata decifrata.
La storia narra che il calice venne utilizzato dagli apostoli anche dopo la morte di Gesù. Pietro l’avrebbe portato poi a Roma dove numerosi Papi l’avrebbero custodito utilizzandolo per l’Eucarestia.
Sisto II, durante le persecuzioni cristiane, l’avrebbe affidato al suo diacono Lorenzo (quel che poi sarebbe diventato San Lorenzo) che lo portò in Spagna, sua terra natale. Da quel momento se ne persero le tracce. Solo ad inizio del 1400 riapparve per volere del Re Martino I che lo richiese ai monaci per averlo nel palazzo reale di Saragozza. Di questo passaggio esiste una precisa documentazione di donazione. Venne poi donato alla Cattedrale pochi anni dopo.
Lì rimase finché, durante la Guerra Civile spagnola del 1936/39, fu necessario salvarlo da saccheggi e ruberie e così venne passato di mano in mano tra la gente di Valencia.
Oltre a questo grande tesoro il popolo valenciano è molto affezionato anche ad un’altra immagine di culto: la Madonna protettrice delle Gestanti. Per avere un “buon parto” le donne passano di fronte alle statua nove volte, tanti sono i mesi di attesa per l’arrivo del nuovo nato.
- Orari d’ingresso: lun-ven 10-18 (sabato fino alle 17.30) – domenica e festivi 14-18.0
- Costo biglietto: 3 euro + 4 euro per avere l’audio-guida
PLAZA DE TOROS
Come in ogni città spagnola che si rispetti, anche Valencia ha la sua Plaza de Toros, l’arena dove avvengono le corride. Questa è risalente al 1850 e si trova a pochi passi dalla stazione centrale dei treni al confine del quartiere de l’Eixample.
LE PORTE DELLA CITTA’
Come per la nostra Bologna, anche Valencia presenta una città vecchia delimitata da una serie di viali circolari che collegano le vecchie porte d’accesso.
- Torres de Quart: due torri gemelle risalenti al 1400 costruite come difesa delle mura della città
- Torres de Serrans: bastione difensivo per l’entrata nelle mura dal fiume con l’omonimo ponte antistante
- Porta de la Mar: punto d’accesso dalla zona este della città che da sul mare
LOGGIA DE LA SEDA E MERCATO CENTRALE
La prima, edificio risalente al 400, era usato come mercato ed è entrato nel Patrimonio culturale Unesco nel 1996. E’ visitabile all’interno e spesso ospita esposizioni e mostre.
Proprio a fianco il Mercato Centrale, tutt’ora in attività, è un edificio completamente restaurato in stile liberty con oltre 1000 banchi dove sbirciare prelibatezze tipiche di questa zona a sud della Spagna.
IL LITORALE DI VALENCIA: COME SONO LE SPIAGGE?
Valencia presenta il classico lungo litorale disseminato di negozietti e localini in pieno stile barcellonese. Tantissime persone vi si dirigono ogni giorno: ombrellone in una mano e sdraio nell’altra. Non è strano notarli anche sui mezzi pubblici che si dirigono verso il litorale.
Molti sono anche i ristoranti sul lungomare: vi consiglio di munirvi di scooter per arrivare qui dal centro e percorrere i 3,5 km lungo le spiagge per scegliere il posto perfetto.
PERCHE’ VALENCIA NON MI HA CONQUISTATO
So che in generale sembra tutto bello in questo racconto. Ma la realtà è che ho trovato questo luogo davvero senza personalità.
Tante persone, tante culture e facce diverse ma nessuno spirito comune.
Complice forse la sfortuna di aver trovato poca cortesia e molta indifferenza nelle persone incontrate, questa città non mi ha affatto conquistata. La parte più interessante è certamente quella della città progettata da Calatrava, spettacolare nelle dimensioni ma fondamentalmente solo osservabile dall’esterno. Mi aspettavo un uso di quei palazzi più interessante mentre per la maggior parte sono sale vuote in attesa della prossima fiera.
La città vecchia è indubbiamente bella anche se non al pari di molte città dell’Andalusia. La Cattedrale mi ha molto colpito ma venendo dalle magnificenze di quella di Siviglia e dalla Mezquita di Cordoba, non ha certamente retto il confronto.
La zona balneare è molto simile alle nostre spiagge romagnole: molto caos, locali e ristoranti che cercano di “tirarti dentro” per una paella o una tapas e un mare dal colore blu cobalto. Se siete in compagnia di amici troverete certamente di che divertirvi. Per me non è stata una grande novità… ecco tutto!