La “città dei Poeti”, così viene chiamata Shiraz.
Culla della cultura Iraniana e città ricca ed incantevole, meta consigliata per iniziare a muovere i primi passi sul suolo iraniano!
Si tratta infatti di una città elegante ed ancora a dimensione d’uomo, lontana dalla confusione delle altre città Iraniane, come Isfahan o Teheran che, seppur bellissime, ci siamo goduti meno perché più caotiche e meno vivibili…
A Shiraz abbiamo ammirato alcuni dei luoghi più incredibili di questo viaggio, ci siamo ritrovati davvero tante volte con il naso all’insù e la bocca spalancata dallo stupore. Tante volte già sulla via dell’uscita ci giravamo ancora una volta, poi ancora un’altra… per riguardare le meravigliose architetture che ci lasciavamo alle spalle. Per paura di avere perso un dettaglio e per fissare meglio nella memoria l’incanto che avevamo di fronte…. e per mostrarvi che non stiamo esagerando, inizio a condurvi per Shiraz partendo proprio qui.
I MONUMENTI SIMBOLO DI SHIRAZ
La Moschea Nasir-al Molk
Non è semplice trovare le parole per descrivere questa Moschea, che è sicuramente tra le più belle viste in questo viaggio in Iran e più in generale una delle più belle mai viste prima… Le decorazioni delle piastrelle di maiolica policroma rosa, azzurre e blu che ricoprono tutte le superfici sono qualcosa di incredibile, davvero pura magia!
Vi consigliamo assolutamente di visitare questa Moschea la mattina, quando la luce che entra dalle vetrate colorate della sala di preghiera va a colpire le piastrelle policrome creando giochi di luce davvero suggestivi…. Sembra di nuotare in un oceano di colori!
Il Mausoleo Shah-e Cheragh
Si tratta di un altro luogo incantevole e suggestivo, soprattutto la sera quando il cielo si scurisce, la moschea si anima e si accendono le luci sul Mausoleo del Re della Luce, questa la traduzione di Shah Cheragh.
Si tratta di un santuario Sciita, il piû importante a Shiraz, meta di pellegrinaggio dal XIV secolo: al suo interno si trova la tomba di uno dei fratelli dell’Imam Reza, ucciso nel 835 d.C.
Lo sbalorditivo complesso che vediamo oggi è frutto di varie fasi costruttive successive, realizzate fino ad oggi, attorno al primo mausoleo eretto nel XII secolo.
ACCESSO AL MAUSOLEO DEL RE DELLA LUCE
L’accesso al santuario per i non musulmani, non è libero. Prima di accedere è necessario depositare all’esterno borse, zaini e macchine fotografiche; le donne devono inoltre indossare il Chador, che viene dato gratuitamente all’ingresso laterale a loro riservato.
È qui che incontro quella che sarà la nostra guida all’interno del santuario. Si tratta di una ragazza iraniana, una studentessa di ingegneria, musulmana osservante, che nel tempo libero, a titolo assolutamente gratuito, accompagna i turisti all’interno del Shah-e Cheragh, fornendo spiegazioni sul Mausoleo e rispondendo alle mille domande che le vengono sottoposte. E’ molto disponibile a rispondere alle più svariate domande, non solo a quelle legate al mausoleo, ma anche a quelle sulla fede sciita e più in generale sull’Islam.
Grazie alla nostra guida riusciamo non solo a muoverci nei cortili esterni ed a ammirare il complesso da fuori, ma riusciamo anche ad entrare nel santuario.
È buio quando visitiamo il complesso ed esternamente la particolarissima cupola a cipolla ed i minareti illuminati creano una suggestione unica…. ma l’interno si rivelerà essere ancora più incredibile: pura magia!
L’INTERNO DELLO SHAH CHERAGH
Attraversata la sala di preghiera principale, comune a uomini e donne ed esteticamente simile alle Moschee visitate nel corso dei nostri viaggi in diversi Paesi, la guida ci fa strada nel Santuario, dove è prevista la separazione di donne e uomini, che accedono da ingressi diversi.
Bastano pochi passi all’interno per sentire crescere lo stupore e la meraviglia: le pareti ed il soffitto sono ricoperti da migliaia di piccoli specchietti sfaccettati, che creano una luce e dei riflessi incredibili…. Mi sentivo come un minatore quando rivede la luce del sole, dopo essere rimasto sotto terra, al buio, per giorni. La luce inondava la sala, producendo un bagliore sbalorditivo, quasi accecante!
Attorno a me, donne che pregano, bambini sorridenti che giocano… Mi pare un luogo di ritrovo e condivisione e non solo un luogo di preghiera.
LA TOMBA DEL RE DELLA LUCE
Qualche altro passo e arriviamo alla tomba del santo, custodita all’interno di una grata metallica che i fedeli baciano, toccano o semplicemente sfiorano.
La nostra giovane guida mi invita a toccare la grata ed a invocare l’aiuto del santo, per qualunque cosa mi stia a cuore… Le dico che non me la sento, che mi pare irrispettoso.
Inizia così un dialogo con questa ragazza, che mi ha profondamente toccato. Mi dice che chiunque venga a trovarsi al cospetto della tomba del santo, è lì per una ragione, perchè è stato il santo a volerlo. Quindi se anche io, pur avendo una fede diversa, mi trovo lì è perchè il santo a voluto che fossi proprio lì, in quel momento.
La nostra guida si addentra poi in un discorso che ha il sapore di sincretismo religioso: al di là della fede di ciascuno, l’importante è avere un cuore nobile e un animo buono…. Alla fine di questo discorso ci ritroviamo all’esterno del santuario, nel cortile centrale: davanti a noi la maestosa eleganza del Shah Cheragh con le cupole ed i minareti illuminati… La commozione e l’emozione sono fortissime!
Ancora oggi, a distanza di mesi, mi viene ancora la pelle d’oca nel ripercorrere, nella mente, quei momenti!
Un consiglio: visitate il Santuario dopo il tramonto. L’accesso è assolutamente gratuito.
GLI ALTRI LUOGHI IMPERDIBILI DI SHIRAZ
Tombe di Hafez e Sa’di
Shiraz è conosciuta come la “Città dei Poeti” perché diede i natali a due dei più importanti poeti Iraniani: Hafez e Sa’di. E’ sempre a Shiraz che si trovano le loro tombe, ancora oggi meta di pellegrinaggio per tanti Iraniani. Ne abbiamo visti veramente tanti andare a rendere omaggio alla tomba di Hafez.
Per farvi capire l’importanza che questi poeti hanno in Iran, vi riporto un famoso detto iraniano: “in ogni casa devono essere presenti due cose: il Corano e la raccolta di opere di Hafez”.
Le tombe sorgono all’interno di un quieto giardino… la loro visita è comunque piacevole anche per noi, che non conosciamo e veneriamo i versi dei due poeti.
Naranjasthan-e Qavam
Si tratta di un padiglione costruito a fine ‘800 adornato da bellissime decorazioni: la corte esterna e la sala d’ingresso rivestite di mille specchietti luccicanti sono davvero bellissime.
Il padiglione è immerso in un giardino…. i giardini iraniani sono davvero delle oasi di pace, a due passi da strade trafficate e rumorose, regalano silenzio, calma e ombra per ripararsi dal sole torrido.
Bagh-e Eram
Letteralmente “Giardino del Paradiso“, si tratta infatti di un enorme giardino, situato un po’ fuori dal centro, in un quartiere elegante.
E’ stato inserito dall’Unesco tra i siti Patrimonio dell’Umanità. I giardini sorgono attorno al palazzo Eram, bellissimo ma purtroppo visibile solo da fuori: la visita all’interno non è possibile.
Bazar-e Vakil
Perdersi tra i negozietti del Vakil Bazar è d’obbligo!… Tessuti, tappeti, argenti e spezie…questo è stato, per me, il bazar più bello di tutto l’Iran!
Devo smentire chi mi aveva consigliato quello di Isfahan: è decisamente più caratteristico il Vakil Bazar.
E proprio all’interno abbiamo trovato uno dei ristorantini tradizionali più caratteristici e buoni del nostro viaggio… ma di questo vi parlerò in un altro post!!
LA SHIRAZ MENO COINVOLGENTE
Per finire ho tenuto ciò che di Shiraz ci ha convinto meno.
Proprio vicino al Vakil Bazar, di cui mantiene anche il nome, si trova la Moschea Vakil e l’ Hammam-e Vakil, il bagno turco. Spoglio e pieno di manichini inquietanti che mostrano le attività che si svolgevano in questi luoghi.
Poco interessante anche la Arg-e Karim Khan: la cittadella di Karim Khan. Fortezza tanto imponente fuori, quanto spoglia all’interno… l’ingresso si può davvero evitare!
Siamo giunti alla fine…. spero di avervi fatto venire un po’ di curiosità su questa meravigliosa città!