Quando si parla di Highlands, cosiddette Terre Alte, ci si riferisce a tutta la zona nord ovest della Scozia. Un territorio talmente vasto che comprende più del 40% della regione, con numerosissimi corsi d’acqua, laghi, praterie infinite e altissime montagne.
Sicuramente uno dei luoghi più famosi di tutta la Scozia, la zona delle Highlands ha ispirato numerosissimi film e romanzi del passato. Le atmosfere rudi e ventose delle sue brughiere hanno fatto da scenari a storie struggenti e ad intrighi amorosi indimenticabili.
Chissà se nella nostra nuova rubrica “I libri di Laura” troveremo presto un romanzo ambientato in questi luoghi fantastici….
COSA NON PERDERE NELLE HIGHLANDS
Il territorio sconfinato offre numerosissimi punti d’interesse, alcuni più noti, altri meno battuti dal turismo di massa.
Come potete vedere dal nostro itinerario in Scozia, noi abbiamo deciso di percorrere le desolate strade che portano fino all’estremo nord, oltre a visitare i luoghi culto di questa regione.
SCOZIA | On the road: l’itinerario di 10 giorni
INVERNESS E LOCH NESS: SULLE TRACCE DI NESSIE
Il lago è il più famoso di tutta l’Inghilterra, la città è la più popolata di tutte le Highlands.
Inverness è alla foce del fiume Ness che confluisce poi nel famoso lago che ospita il mostro a forma di dinosauro, Nessie, avvistato da quasi 50 anni a momenti alterni sulle sue sponde.
Il primo avvistamento noto risale al 1933, quando una famiglia proprietaria di un albergo sulle sponde del lago, affermò di aver osservato “due strane gobbe emergere dall’acqua”. A questo avvistamento ne seguirono altri, secondo gli scettici alimentati dalla crescente fantasia su questa leggenda.
La fotografia più nota è la cosiddetta “Foto del Chirurgo”, così chiamata in quanto scattata da un medico nel 1934. Anni più tardi venne provato che la foto era un falso e dopo che il Dr. Robert Kenneth Wilson ammise di aver creato un’illusione.
Numerosi, da quel momento, gli scatti e le riprese a strane gobbe che emergevano dall’acqua, enigmatici ribollimenti e strane teste dal lungo collo.
Noi abbiamo provato a fissare il grande lago, con le sue acque dai toni freddi e il suo castello arroccato sull’acqua. Non abbiamo visto Nessie, ma vogliamo credere alla leggenda!
Qualche settimana più tardi dal nostro ritorno è avvenuto un nuovo avvistamento, con relativa ripresa con il cellulare… ragazzi, è inquietante!!
Sulle sponde del lago si erge il Castello di Urquhart, purtroppo in rovina. Visitabile, nonostante non rimanga più nulla dell’interno, è certamente bellissimo per la sua posizione che domina tutto il bacino del fiume. E magari anche per avvistare Nessie…
IL GRANDE NORD: VERDE, VERDE OVUNQUE…
Sebbene resti compreso nell’area amministrativa delle Highlands, il territorio che si estende da Inverness verso Durness è certamente il punto meno popoloso di tutta la Gran Bretagna. Comprende anche le isole Orcadi e Shetland, oltre alle Ebridi interne ed esterne. Noi non abbiamo potuto visitarle per mancanza di tempo ma sono certamente un luogo magico da scoprire.
Guidare per le lunghe e strette strade di queste desolate praterie è meraviglioso. Ogni chilometro verrebbe da fermarsi per assaporare il paesaggio, respirare i profumi delle torbiere e fotografare i corsi d’acqua che si insinuano tra le rocce e gli immensi prati verdeggianti.
Pochissimi i villaggi dove trovare ristoro, molti dei quali praticamente disabitati. Una situazione simile a quella che ho vissuto percorrendo le strade del Joshua Tree National Park in California… nessun segno di vita per quasi tutto il giorno.
Per mangiare vi consiglio di fermarvi a Durness, uno dei pochissimi centri abitati della zona e di ordinare una buona zuppa che vi scaldi dal vento gelido che tira ogni giorno in queste terre.
Bellissima anche tutta la zona della costa: Laid, Scourie, Unapool. Alte scogliere che fanno subito tornare alla mente le Cliff of Moher, con il forte rumore delle onde che sbattono sulla roccia. Difficile fermarsi a fotografare a causa del forte vento e della pioggerella che si ripresenta ad intervalli, ma in pratica è impossibile non farlo!
GLENCOE: LE MONTAGNE PIU’ ALTE DI SCOZIA
Lungo tutte le Highlands esistono queste vallate di enormi dimensioni, erose nei secoli dall’acqua e dai ghiacci, denominate Glens e note a tutti gli appassionati escursionisti.
La più grande, la Great Glen, taglia in due il territorio delle Highlands proprio sopra alla città di Fort William. Poco più sotto si trova la zona di Glencoe, la più spettacolare a vedersi e la più amata da chi vuole fare trekking.
Noi l’abbiamo vista con la pioggia ma ci ha conquistato comunque. Abbiamo pranzato nell’unico luogo di ristoro, nel Glencoe Mountain Resort dal quale partono numerose seggiovie che servono le piste da sci in inverno.
La strada A82 che taglia le montagne è perfetta per vedere la magnificenza di questi luoghi, sebbene sia una strada a scorrimento veloce e risulti spesso difficoltoso fermarsi per fotografare. Attenti ai camion e ai turisti distratti alla guida!
EILEAN DONAN CASTLE
Arroccato sulle scogliere di fronte all’isola di Skye, questo è uno dei castelli di Scozia più belli da visitare.
E’ posto proprio alla confluenza di tre grandi fiordi e ci hanno girato delle scene di Highlander... Come dargli torto, l’ambientazione è proprio da film!
Per visitarlo è necessario pagare un biglietto di circa 10 £, ma la vista mozzafiato che si ha dalla sommità delle sue torri ripaga da ogni spesa!
ISOLA DI SKYE: LA PIU’ BELLA DI SCOZIA
Fa parte delle Highlands anche l’isola più grande e famosa di tutta Scozia: Skye.
Sede di miti e leggende, di splendidi luoghi da fiaba e di montagne che arrivano a 100 metri di altitudine, Skye è uno dei luoghi più belli d’Europa secondo il National Geographic. Per scoprirla tutta ci vogliono almeno 3 giorni pieni. Visitare le Fairy Pools, il Castello, vedere l’Old Man of Storr, l’enigmatica pietra che veglia sull’isola, è sicuramente esaltante ma dispendioso in termini di tempo e fatica.
Adattissima agli amanti del trekking in agosto è piena zeppa di turisti. Noi non siamo riusciti a trovare da dormire e abbiamo rinunciato all’escursione verso le bellissime cascate Fairy Pools. Un peccato, ma veramente ogni hotel aveva il cartello “No Vacancy” all’esterno.
Non bisogna partire impreparati!
VIADOTTO DI GLENFINNAN: NE VALE DAVVERO LA PENA?
Salito alla ribalta grazie ad Harry Potter, questo viadotto è sicuramente una delle mete più amate dai turisti.
Noi? Per non smentirci non siamo riusciti a raggiungerlo. Colpa questa volta dell’affollamento imprevisto per un luogo che ospita un parcheggio per massimo una cinquantina di automobili. Tre pullman, un po’ di turisti e… il gioco è fatto. Nessun posto dove lasciare l’auto.
Per vedere il treno, che in Harry Potter è l’Hogwarts Express, bisogna camminare per circa 10 minuti in salita e raggiungere il punto migliore per la visuale sul viadotto e attendere il treno. Il passaggio avviene all’incirca tra le 10.30 e le 11.00 ogni giorno. Peccato che già alle 8.30 i turisti fossero pronti e appollaiati sulle rocce per accaparrarsi il posto in prima fila.
Mal gestito e forse sopravvalutato, è però una meta cult (molte guide, come la Lonely Planet, ne riportano la foto in copertina) e se come me siete grandi fan del maghetto, non potete perdervi i luoghi più famosi di Edimburgo legati a lui e alla sua autrice.
COME VISITARE LE HIGHLANDS
Io ho elencato i punti più spettacolari e che proprio non possono perdersi in un on the road in Scozia. Ma voglio consigliarvi di godervi ogni scorcio dietro ogni curva, di fermarvi a toccare le pecore (se ci riuscite) e a fotografare le mucche scozzesi con il ciuffo.
Girate, ascoltate l’incredibile silenzio di questi territori e gli odori che cambiano con il mutare del vento.
Studiate i fiori di cardo, i soffici fili d’erba che si muovono all’unisono con l’aria che gli passa attraverso e i colori dei muschi che coprono le rocce.
Ascoltate la natura che vi circonda e godete del suono delle onde del freddo mare del nord.
La Scozia è principalmente questo: un tuffo nella natura più incontaminata.