Mi sono chiesta più volte in questo weekend: ma come vedono gli altri Rimini?
Per noi emiliani Rimini è sempre stata la meta delle vacanze estive. Quella dei pedalò e delle spiagge affollate, il luogo dove andare a ballare nel weekend e dove nascevano i primi amori estivi.
La verità è che pecchiamo molto in questo: veniamo a Rimini da una vita, ma la nostra conoscenza della città non va oltre la seconda parallela del lungo mare.
Questa domenica, grazie al blog tour organizzato da Travel365, abbiamo avuto la possibilità di scoprire il centro storico di Rimini. E siamo rimaste piacevolmente stupite di quanta storia questa città costiera conservi nei suoi cassetti.
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RIMINI ROMANA: UNA STORIA LUNGA 2000 ANNI
Rimini ha origini antichissime, risalenti all’epoca romana quando era un vero e proprio crocevia tra il Nord e il Sud.
Proprio qui arriva la Via Flaminia, che da più di 2200 anni collega Roma, arrivando sotto l’arco di Augusto.
Eretto in onore dell’Imperatore Ottaviano è ancora oggi uno dei monumenti più importanti della città e permette di accedere direttamente in una delle vie più importanti del centro, Corso Augusto.
Percorrendo il Corso si giunge ad un’altra importante zona di epoca romana della città di Rimini: Piazza dei Tre Martiri.
Oggi è dedicata a tre giovani partigiani, che qui vennero giustiziati nel 1944 in piena guerra mondiale, ma in passato rappresentava l’antico foro romano. In ricordo di questo glorioso passato una statua di Giulio Cesare troneggia all’incrocio con la via Mentana.
Avanzando ancora si arriva ad uno dei simboli più importanti della città: il Ponte di Tiberio.
Da quasi 2000 anni questo passaggio sul fiume Marecchia è percorso da mezzi di trasporto di ogni tipo. Pensate alle epoche in cui ad attraversarlo erano carri e carrozze con i cavalli. Poi le prime automobili, le 500 cariche di famiglie in visita estiva e le biciclette tanto usate negli anni 60, fino ad arrivare ai giorni nostri con auto e motorini elettrici. Incredibile quanta storia e quante trasformazioni della società hanno visto e sostenuto i suoi archi.
Da qui parte la via Emilia che attraversa tutta la regione fino a Piacenza.
ARIMINI CAPUT VIARIUM: IL VISITOR CENTER INTERATTIVO
Per conoscere la storia romana che ha riguardato Rimini vi consigliamo di recarvi al Visitor Center di Rimini Romana, in Corso Augusto 235.
Un percorso interattivo vi racconterà le fasi cruciali della storia cittadina, dalla figura di Giulio Cesare a cosa significa vivere attaccati al mare.
Si entra gratuitamente e si possono avere numerose informazioni su altri luoghi interessanti da visitare. Noi vi consigliamo il Tempio Malatestiano e la Domus del Chirurgo, importante ritrovamento di epoca romana scoperto solo pochi anni fa.
BORGO SAN GIULIANO: L’ANIMA MARINARA DI RIMINI
Appena oltre il ponte di Tiberio si trova il quartiere più caratteristico e fotografato di tutta Rimini.
Borgo San Giuliano è l’insediamento marinaro dei pescatori, da sempre costituito da un dedalo di stradine e case colorate, con abitanti che si sentono distaccati dal resto del tessuto urbano.
All’inizio degli anni 80 purtroppo la condizione di questa zona era decisamente malandata, tanto che l’amministrazione aveva deciso per la demolizione delle vecchie case a favore di nuove costruzioni residenziali. Gli abitanti del borgo si ribellarono civilmente creando una festa, la Festa de’ Borg, che coinvolgesse gli abitanti di Rimini mostrando loro quanto belle erano le tradizioni marinare e perché quel quartiere dovesse essere preservato.
LA RINASCITA DEL BORGO SAN GIULIANO, TANTO AMATO DA FELLINI
Il successo del loro intento sviluppò nella popolazione un grande amore per il borgo San Giuliano e grazie anche al sostegno di alcuni esponenti importanti della città, primo fra tutti Fellini, non solo il Borgo sopravvisse ma fu anche oggetto di sovvenzioni per la sua completa ristrutturazione.
Con la prima festa spuntarono anche i murales, che ancora oggi adornano le facciate colorate delle piccole case dei pescatori. Molti celebrano le opere cinematografiche di Fellini e raccontano l’epoca della dolce vita riminese.
Altri nel tempo sono andati perduti ma nella Piazzetta Gabena è ancora possibile sentirsi nel mondo colorato delle Feste de’ Borg.
Oggi la festa si svolge ancora, ogni due anni nel primo fine settimana di settembre. La prossima volta in cui le stradine si riempiranno di musica, persone e tanto buon cibo sarà nel 2020. Ci vediamo là?
RIMINI CELEBRA FELLINI
Tornando verso il centro, riattraversato il ponte di Tiberio, Corso Augusto regala un’altra perla di grande valore per gli appassionati di cinema italiano. Il Cinema Fulgor, in pieno stile liberty, è il luogo che ha fatto nascere in Federico Fellini la passione per il mondo della cinematografia.
E’ poetico pensare ad un Fellini giovane, che si recava qui per guardare i primi film. Si racconta che per pagare il biglietto fornisse al cinema locandine promozionali, data la sua bravura nel disegno.
… usciva di casa senza permesso dei genitori ed entrava nei cinema nella sua città. A quell’età non pensava ancora di fare il regista, ma qualcosa a metà tra lo scrittore e l’illustratore.
Wikipedia su Fellini- dal suo libro Quattro Film.
Oggi il cinema ha subito un’importante ristrutturazione che lo ha fatto ritornare agli sfarzi di un tempo. Dev’essere splendido poter vedere un film nelle sue sedie color rubino, tipiche delle sale cinematografiche classiche del passato. In un’epoca che vede le multisale a farla da padrone è bellissimo che una città abbia voluto esaltare la ricchezza storica di un luogo magico come questo. Siamo certe che Fellini abbia sorriso rivedendo il suo cinema d’infanzia tornare a risplendere.
PIAZZA CAVOUR: IL CUORE DELLA CITTA’
Forse la più bella tra tutte quelle di Rimini, Piazza Cavour era il luogo centrale della vita di Rimini in epoca medievale.
Gli edifici che si affacciano su essa sono il Palazzo dell’Arengo, quello Garampi e del Podestà, ma ci sono anche il Teatro Galli e la Pescheria.
Al centro una statua di Paolo V e la bella Fontana della Pigna.
LA RIAPERTURA DEL TEATRO GALLI
Il teatro è solo uno degli ultimi edifici da poco riaperti in città dopo un lungo periodo di ristrutturazione. Noi abbiamo avuto la possibilità di visitarlo e possiamo dire che il restauro ha riportato la struttura ad un’ottimo stato di conservazione.
Il teatro venne duramente colpito dai fortissimi bombardamenti avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale e venne lasciato chiuso, nonostante i numerosi progetti di ricostruzione, per moltissimi anni.
Progettato dall’architetto Luigi Poletti, fu eretto a metà del 1800 dopo che il teatro in legno della città era andato bruciato. Sulla base dei primi progetti in realtà non era stato scelto questo come luogo di costruzione. Il teatro avrebbe dovuto prendere il posto del Castel Sismondo, che l’amministrazione dell’epoca voleva demolire. Per fortuna questa decisione non venne portata a compimento.
L’INTERNO DEL TEATRO GALLI
Visitando il suo interno è possibile godere dell’ampio foyer, voluto dal Poletti estremamente luminoso, così come la zona della scalinata che porta ai vari livelli dei palchi. Interessante notare che guardando dal basso l’edificio sembri molto meno alto di quanti non sia in realtà e di come dall’ultimo piano la prospettiva muti considerevolmente.
L’interno del teatro è a forma di imbuto, con solo tre ordini di palchi e un loggione più basso rispetto alla norma di costruzione dei teatri.
Il progetto del Poletti fu ritenuto da subito perfetto per l’acustica, nonostante non da tutti i posti sia facilissima la visione del palco. Ci hanno spiegato che in passato l’importante era sentire più che vedere ciò che accadeva in scena.
CASTEL SISMONDO: LA DIMORA DEL PIÙ’ GRANDE PERDENTE DELLA STORIA
Ultima tappa del nostro tour riminese è Castel Sismondo, dove si svolge la manifestazione primaverile Giardini d’Autore.
Purtroppo per noi la pioggia ha rovinato l’atmosfera colorata e piena di angolini deliziosi creati dalle mani degli organizzatori, ma di certo i fiori erano estremamente contenti di ricevere così tanta acqua a dissetarli.
Nonostante le nuvole, l’evento era davvero molto carino, ma deve esserlo ancora di più nelle due date ufficiali (marzo e settembre) quando gli espositori occupano anche tutta la spianata fuori dal castello.
Il prossimo appuntamento è per il 23/24 settembre ed il programma è disponibile sul sito ufficiale.
Il Castello prende il nome da Sigismondo Malatesta, signore di Rimini ed acerrimo nemico di Federico da Montefeltro, signore di Urbino.
I due avrebbero potuto unificare gli imperi, creando un’alleanza forte e duratura, ma tentarono di conquistarsi a vicenda fino allo sfinimento, quando Sigismondo si piegò alla sconfitta e venne scomunicato anche dalla Chiesa, perdendo gran parte dei suoi territori.
Sismondo era un grande mecenate, ma non un grande condottiero. Si dice che cambiasse bandiera facilmente a seconda di chi gli offriva miglior appannaggio, ma alla fine diventò “il miglior perdente della storia” (così definito da Ezra Pound).
RIMINI: NON SOLO MARE
Abbiamo scoperto che decidere di passare una giornata a Rimini senza necessariamente mettere piede sulla sabbia non solo è possibile ma estremamente interessante. Dopotutto questa città negli ultimi anni ha conosciuto un incremento importante in termini di turismo e di luoghi da visitare.
Noi torneremo sicuro, vista anche la vicinanza, per raccontarvi anche dei luoghi che non abbiamo avuto l’opportunità di vedere e per fotografare la città sotto i raggi del sole.
Voi venite a conoscerla Rimini, perché ne vale davvero la pena!
DOVE DORMIRE VICINO A RIMINI
Se siete alla ricerca di un albergo dove soggiornare per una vacanza in Romagna, vi consigliamo certamente l’Hotel San Salvador che abbiamo conosciuto già da alcuni anni grazie ai meeting organizzati da Travel365.
L’Hotel San Salvador si trova a Bellaria-Igea Marina ad una decina di minuti di auto dal centro di Rimini. Oltre ad essere vicinissimo al mare questo hotel ha uno staff davvero molto gentile ed attento ad ogni esigenza. Inoltre si mangia benissimo e con ingredienti sani e spesso a km zero. Cosa volere di più?