Care amiche lettrici, cari amici lettori, mi accingo a scrivervi questo articolo, in cui vi parlerò dei libri che ho letto in Andalusia, davanti a un bicchiere di succo di albicocca.
Ammetto che avrei voluto scrivere, sarebbe stato decisamente più sul pezzo, “mi accingo a scrivervi questo articolo… sorseggiando una sangria ghiacciata”. Purtroppo, vi deludo subito: sono astemia e, della sangria, mi piacciono solo il nome e il gesto – non raffinatissimo, ve ne do atto – di tuffare le dita nella caraffa per “pescare” i pezzi di frutta rimasti sul fondo. In compenso, credo di avere bevuto (o mangiato?) tutti i giorni, sia a pranzo sia a cena, quella che, secondo me, è una delle specialità più gustose della cucina andalusa: il gazpacho.
Scelto nella versione in vaso (ovvero in “bicchiere”) e accompagnato da peperoni crudi tagliati alla julienne, è l’antipasto perfetto per combattere l’afa e “aprire lo stomaco”, in vista delle tapas o di un piatto di paella.
LEGGERE PRIMA DI PARTIRE: CONOSCERE L’ANDALUSIA TRAMITE LA LETTERATURA
Anche la letteratura, come le tradizioni gastronomiche, è un mezzo imprescindibile per entrare in contatto e conoscere in profondità una cultura. Da quando ho memoria dei miei viaggi, ricordo di aver sempre stilato una lista di libri da leggere, che fossero ambientati nel paese che stavo per visitare.
Il “lettore-viaggiatore” sa bene cosa intendo. Egli (o ella) conosce e capisce perfettamente la sensazione meravigliosa che si prova nel visitare i luoghi di ambientazione di un saggio o di un romanzo; il“viaggiatore-lettore” ama giocare a riconoscere i punti dove i personaggi, reali o immaginari, si sono amati, si sono odiati, dove hanno segnato il corso della storia ed è in grado di cogliere aspetti nascosti che il turista non percepisce; il “viaggiatore-lettore” sente crescere l’aspettativa per l’ignoto, “divorando” storie e racconti prima della partenza e, una volta tornato, gode del privilegio di rivivere l’atmosfera della vacanza, ogni volta che lo desidera, attraverso le pagine di un libro, rielaborando la lettura alla luce dei propri ricordi personali.
3 BUONI MOTIVI PER LEGGERE DELLE DESTINAZIONI PRIMA DI PARTIRE
Questa premessa su come percepisco il rapporto tra viaggio e letteratura serve per illustrare i criteri secondo i quali stabilisco cosa leggere quando sono in giro per il mondo. Ho già chiarito che compro principalmente libri la cui trama si svolge nella meta prescelta. In questo caso, ho optato ovviamente per quattro libri ambientati in Andalusia, anche se non sono tutti di autori spagnoli. Un altro aspetto che valuto nel comprare i libri prima di un viaggio è quello cronologico. Sono da sempre un’appassionata di storia, per cui mi piace scegliere una rosa di saggi e romanzi che vadano a coprire un arco temporale il più ampio possibile. Un ultimo punto è selezionare letture di diverso tipo, dai gialli ai saggi, dalle poesie ai racconti, in modo da avere un approccio letterario completo sul luogo che mi interessa. Purtroppo, e me ne rammarico molto, non conosco lo spagnolo (se non qualche parola di sopravvivenza), per cui non ho potuto leggere nulla in questa lingua, anche se mi sarebbe piaciuto tantissimo. Mi appunto, per il futuro, di frequentare un corso di spagnolo!
LA GUIDA DI VIAGGIO: IO SCELGO LA LONELY PLANET
Naturalmente, non può mancare in un viaggio on the road una guida che si rispetti. Per comodità, nei percorsi in auto, ci siamo orientati con Google Maps, ma io non posso davvero fare a meno di partire senza la mia Lonely Planet, in cui leggo tutte le informazioni su monumenti, ristoranti e posticini caratteristici. In vacanza di solito mi alzo presto e consulto la guida mentre faccio colazione.
Ho sempre usato le guide della Lonely perché sono sicuramente le più dettagliate, i capitoli sono ben suddivisi in quartieri (se si tratta di una città) o in regioni (se si tratta di una nazione) e le edizioni vengono continuamente aggiornate.
Nelle schede in fondo all’articolo troverete una breve trama dei quattro libri che mi hanno accompagnato attraverso la bellissima terra andalusa, dove il profumo delle zagare è inebriante, il caldo torrido e il ritmo del flamenco un richiamo irresistibile.
Vi lascio anche un piccolo infobox con alcuni dettagli relativi al nostro viaggio. Per curiosità potete scrivermi una mail a iltaccuinodilaura@gmail.com oppure seguirmi sul mio profilo instagram: laura_____iltaccuinodilaura
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Informazioni sul viaggio in Andalusia
- Giorni: 8-17 agosto 2019 ( tot. 9 notti)
- Volo: Bologna- Siviglia (AR) – Ryanair
- Noleggio auto: Goldcar Rental (Siviglia)
- Tappe: Siviglia – Cadice – Malaga – Granada – Cordoba – (ritorno a Siviglia)
- Hotel : Le Petit Paris (Siviglia), Dormir en Cádiz (Cadice),Hostal el Romerito (Malaga), Hostal Veronica (Granada)
- Il mio consiglio: provate un’esperienza da mille e una notte all’Hamman Andalus (noi siamo stati in quello di Cordova)!
- E’ caldo, decisamente caldo, ma ne vale la pena!
- “Una piccola morte” di Mohamad Hasan Alwan (lingua originale: arabo; anno di pubblicazione: 2016; romanzo storico)
In questo romanzo, vincitore nel 2017 del premio International Prize for Arabic Fiction, lo scrittore saudita Muhamad Hasan Alwan ripercorre la biografia di uno dei padri del sufismo, Ibn ‘Arabi, dall’infanzia in Andalusia alla morte in Siria. Con un linguaggio moderno, descrittivo e, a tratti, poetico, Alwan è in grado di tratteggiare i momenti più intimi della vita del mistico andaluso, cogliendone il contesto storico e delineando i punti salienti del suo pensiero. Il titolo del romanzo è tratto da una citazione dello stesso Ibn ‘Arabi: “l’amore è una piccola morte”.
Lo consiglio se volete conoscere una delle figure più importanti del mondo arabo del passato e saperne di più sull’epoca d’oro andalusa.
- “La mano di Fatima” di Ildefonso Falcones (lingua originale: spagnolo; anno di pubblicazione: 2009; genere: romanzo storico)
Hérnando, chiamato il “Nazareno”, è nato dalla stupro di una donna morisca da parte di un prete cristiano e i suoi occhi azzurri, così come il suo soprannome, ne rendono evidente la diversità. Fatima, giovane vedova e madre di un neonato, invece gli occhi li ha nerissimi. Il suo sguardo magnetico sarà subito in grado di fare innamorare Hérnando, ma anche il suo perfido patrigno Brahim, il quale farà quanto in suo potere per separare i due giovani.
Lo consiglio se volete leggere la storia di un amore travagliato, sullo sfondo della sanguinosa rivolta dei moriscos a Las Alpujarras, avvenuta tra il 1568 e il 1571.
- “I racconti dell’Alhambra” di Washington Irving (lingua originale: inglese; anno di pubblicazione: 1832; genere: racconti)
Nel 1829, lo scrittore americano Washington Irving, autore del celebre “ Il mistero di Sleepy Hollow”, trascorse alcuni mesi presso l’Alhambra di Granada. Da questo soggiorno, in uno dei palazzi che lo stesso Irving definisce come “uno dei luoghi più belli, romantici, deliziosi del mondo”, scaturisce l’ispirazione per una serie di racconti che vedono come protagonisti astrologi, sultani, e fanciulle leggendarie, appartenenti alla tradizione del racconto popolare andaluso.
Lo consiglio se siete amanti del genere romantico e volete conoscere il folklore di questa zona della Spagna.
- “La pelle del tamburo” di Arturo Pérez Reverte (lingua originale: spagnolo; anno di pubblicazione: 1995; genere: thriller)
Un abile hacker riesce a infilarsi nella casella di posta elettronica personale del Santo Padre e a lasciargli un allarmante messaggio: in una piccola chiesa sivigliana stanno accadendo dei fatti oscuri, che sembrano minacciare la sicurezza del Vaticano. Il Papa invia quindi nella capitale andalusa Lorenzo Quart – un sacerdote sui generis, in grado di risolvere missioni delicate – nel tentativo di comprendere cosa sta turbando la piccola diocesi. Le ricerche di Quart si scontreranno con l’affascinante Macarena Bruner, erede di una delle casate più nobili della città e il di lei marito, il ricco e ambizioso banchiere Pencho Gavira. Sullo sfondo si muovono tre personaggi di contorno, gli “sgherri” di Gavira, che non sono veri criminali, ma solo tre anime derelitte, unite dai continui fallimenti e da un’ implacabile speranza.
Lo consiglio se amate gli intrighi e se volete vivere l’atmosfera di una Siviglia inquietante e misteriosa.
- E per finire… la mitica guida Lonely Planet! (italiano, collezione Guide città EDT/Lonely Planet, 2019; genere: guida turistica).
Come ho già accennato, da anni sono fedelissima a queste guide. Ritengo che siano le migliori, sia per i continui aggiornamenti, sia per la veste grafica, semplice e chiara. Le guide della Lonely forniscono dettagli utilissimi relativi a chiese, palazzi e musei, ma non mancano preziosi consigli su dove mangiare e pernottare. Nonostante internet e le varie apps siano in grado di sostituire una guida classica, non posso fare a meno di rinunciare a questo piccolo rituale e non parto mai senza prima acquistare la mia Lonely.
Se vi va, lasciatemi un commento, se avete letto o vi ha incuriosito uno di questi libri!
Arrivederci al prossimo libro … e al prossimo viaggio!