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Il Generalife è un complesso adiacente ma non più collegato alla struttura dell’Alahambra, risalente al 1300 e voluto come residenza estiva dai sovrani moreschi della zona di Granada.
Doveva essere un luogo di svago, di riposo e di sollazzo durante le calde ore delle giornate spagnole. Ancora oggi è un luogo di pace indescrivibile.

GENERALIFE: A POCHI PASSI DALL’ALAHAMBRA

La visita del Generalife impiega almeno due ore e bisogna tenerne conto nell’organizzare il proprio tempo all’interno dell’Alahambra. Occhio all’orario di entrata nei Palacios Nazaries: se è pomeridiano potete dedicare la mattinata alla visita di questa parte del Palazzo estivo, altrimenti vi conviene tenerla per ultima.
L’entrata all’Alahambra è adiacente al Generalife ma è possibile deviare subito verso la parte bassa e tornare ai Giardini solo a fine visita.

IL GIARDINO BASSO

Camminando per il lungo viale dei cipressi, all’ombra di magnifici alberi verdeggianti, si giunge al primo dei giardini del Generalife, denominato Giardino Basso.
Dietro un’ampia siepe si cela l’anfiteatro, ancora oggi utilizzato per molti spettacoli lirici, musicali e teatrali.

Subito dopo si apre la meravigliosa serie di piante, fiori e arbusti sapientemente potati, a formare un giardino curato in ogni minimo dettaglio e dal conturbante profumo.

Non rimarrete stupiti nel sapere che questo luogo venne creato per ricordare il Paradiso: i viottoli accompagnati da siepi geometricamente perfette, le tantissime varietà floreali dai mille colori ed i giochi d’acqua tra gli alberi più alti, danno davvero l’idea di una calma celestiale. Sullo sfondo le alte vette della Sierra Nevada completano il quadro.

PATIO DE LA ACEQUIA

I giochi continuano all’interno del Palazzo, in quello che è forse il giardino più famoso di tutto il complesso.

Sto parlando del Patio de la Acequia, il cortile verdeggiante con giochi d’acqua a suonare una musica naturale di grande effetto. Nonostante la moltitudine di turisti state certi che ne apprezzerete il suono ugualmente.
Forse è la magia di questo luogo a far restare in silenzio chiunque ne venga a contatto.

IL GIARDINO ESTERNO

Procedendo per il porticato si continua a godere del meraviglioso panorama esterno grazie ad ampie arcate aperte e a finestre basse, come era d’uso in epoca moresca. I sovrani infatti si sedevano a terra, godendo della frescura dell’ombra e scrutando l’orizzonte di fronte a loro.

LE STANZE DELLA SULTANA

Si passa così all’interno, nelle sale regie e nella famosa zona della Sultana. Si tratta di luoghi spogli di arredamenti ma ancora riccamente decorati, tutti affacciati sul Patio precedente e su quello parallelo, chiamato Patio de los Cipreses.

Anch’esso con una bella fontana nel centro aveva il compito di aiutare l’udito a rilassarsi con il rumore delle acque cascanti.

LA SCALINATA DELL’ACQUA

La parte più poetica è senza dubbio la Scalinata dell’Acqua: una lunga serie di gradini con un corrimano cavo, nel quale scorre freschissima una cascatella che pare scendere direttamente da una sorgente.

Si sa che tutto il sistema idrico del Generalife è indubbiamente unico nel suo genere, soprattutto per l’epoca in cui venne progettato. Grazie alle vasche, alle cascate ed ai getti continui, tutta la zona che inizia da questa scala e va a finire nei Giardini Alti, è decisamente molto meno afosa.
Nonostante la si visiti in pieno giorno, con gli oltre 30 gradi tipici dell’Andalusia, il clima è decisamente più mitigato.

I GIARDINI ALTI

I Giardini Alti sono ricoperti di roseti e gelsomini, hanno molte più zone d’ombra e offrono una stupenda visuale sull’Alahambra. Eccola spuntare proprio alla fine del rigoglioso Viale degli Oleandri.

In passato era proprio da questa via che la si poteva raggiungere, grazie ad un collegamento che valicava il burrone antistante. Oggi questo passaggio non esiste più e per ritornare verso i Palacios Nazarios sono necessari almeno 20 minuti di camminata.

Tenetene conto, e approfittate il più possibile della piacevole frescura… non la ritroverete in nessun’altra parte dell’Alahambra.
Un vero e proprio Paradiso dal quale è difficile staccarsi e che soprattutto è difficile dimenticare.

Author

Bolognese doc, amante della musica rock, gattara da tutta la vita e innamorata del mare in tutte le sue forme. Dopotutto sono un segno d'acqua e come tale combatto da sempre tra il desiderio di scoprire il mondo e il bisogno di stabilità. Mete preferite? Gli Stati Uniti e il Nord Europa. Rigorosamente on the road.

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