Se oggi la biblioteca più famosa tra gli studenti bolognesi è la Sala Borsa, per più di 300 anni è stato invece l’ Archiginnasio, la sede dello studium bolognese.
“Andiamo a studiare in Archi?”
Quante volte ho ripetuto questa frase durante i miei anni di università… Pensare, quanti altri hanno scelto l’ Archiginnasio nei secoli per leggere, approfondire, imparare!
BOLOGNA: SEDE DELLA PRIMA UNIVERSITA’ AL MONDO
Batte anche Oxford con 8 anni di anticipo (nel 1088), ed in questo palazzo pose la propria sede dal 1563 al 1803.
Ne ho parlato qui: BOLOGNA PASSO PASSO: dentro l’Università più antica del mondo
Voluto da Papa Pio IV per riunire gli studi, fino a quel momento svolti in conventi dispersi per il territorio bolognese, venne realizzato da Antonio Morandi, detto il Terribilia. Probabilmente questo soprannome deriva da un commento del Vasari: egli definì le facciate dei palazzi curati dall’ingegnere (es. palazzo Bonasoni in via Galliera) “terribilità”, per gli elementi animali e gli stemmi araldici sovrastanti le finestre.
All’esterno il palazzo si presenta con 30 arcate ed è poco visibile data la vicinanza con San Petronio.
ARCHIGINNASIO E GIURISPRUDENZA
L’ala destra dell’edificio era dedicata agli studi di diritto, all’epoca considerati i più importanti.
Contate che l’Università nacque per l’appunto con gli studi sul Corpus Iuris Civilis di Giustiniano, compiuti dai glossatori che erano analizzatori e commentatori del testo. Per questo questa branca di studi aveva un posto privilegiato.
Salendo la scalinata si notano le pareti decorate con stemmi dedicati ai più illustri professori e studenti che frequentarono l’Alma Mater.
Sono più di 6000 e costituiscono la collezione più vasta al mondo. Oltre al nome ed all’araldo della famiglia è ricordata anche la provenienza del soggetto.
L’aula magna dei giuristi è la Sala dello Stabat Mater: così chiamata in onore della prima esecuzione italiana dell’omonima opera di Rossini, su direzione di Gaetano Donizetti.
ARCHIGINNASIO E STUDI LIBERALI: IL TEATRO ANATOMICO
L’ala sinistra era dedicata agli studi liberali: medicina, astronomia, matematica, filosofia, logica…
L’aula magna della parte liberale è l’odierna Biblioteca.
E’ possibile entrare e consultare i libri esposti, oltre che richiedere copie di volumi antichi custoditi negli scaffali dietro al bancone principale. Importante, oltre ai 35.000 manoscritti, è anche la collezione dei quotidiani nazionali e bolognesi, oltre che delle cartoline antiche.
Anche all’interno di questa sala sono presenti araldi di studenti famosi e insegnanti universitari.
In questa parte del palazzo si trova il celebre Teatro Anatomico: il luogo dove gli studenti di medicina assistevano alla dissezione dei cadaveri.
Il progetto (di tale Levanti) risale al 1637, ma quel che oggi vediamo è frutto di una ricostruzione avvenuta a seguito dei bombardamenti su Bologna nel 1944, che distrussero gran parte del palazzo.
Tutta la sala è in legno d’abete (si credeva il materiale più igienico) con due ordini di sedute disposte a cerchio intorno ad un tavolo in marmo bianco.
Potete toccarlo, è una copia!
L’originale è conservato a Palazzo Poggi in quanto presenta ancora i segni dei cadaveri sezionati (vista la grande macchia di sangue centrale è stato considerato eccessivamente macabro da esporre). Erano soprattutto prostitute e condannati a morte i soggetti che venivano stesi al centro di quella sala, spesso in quanto avevano malattie importanti.
I MEDICI DELLA SCUOLA BOLOGNESE
Il soffitto è a cassettoni con la raffigurazione dei segni dello zodiaco e sono presenti numerose statue di medici e luminari dell’antichità e del tempo contemporaneo.
Degni di nota sono Ippocrate, rappresentato con la pergamena del famoso giuramento, e Galeno: rispettivamente, i più celebri medici del mondo greco e romano.
Importante per l’epoca era la statua di Gaspare Tagliacozzi, il precursore della chirurgia estetica.
Tiene un naso tra le dita come indicazione delle tante rinoplastiche, praticate su uomini sfigurati da guerre e pestilenze, intraprese in carriera.
E’ noto che Tagliacozzi utilizzasse pelle e carne prese da cosce e fianchi, al fine di ricostruire le cartilagini mancanti. Ridava vita a brandelli di pelle morta e per questo venne ritenuto un eretico.
Alla sua morte venne ordinata la dissezione del cadavere: la chiesa voleva trovare segni di presenza demoniaca.
L’esito fu però negativo e l’uomo venne riabilitato. Per questo motivo lo troviamo celebrato in questa sala che, non dimentichiamo, fa parte di un edificio papale.
Oltre alle statue è visibile il palco.
Adornato dalle due rappresentazioni degli Spellati, uomini svestiti della pelle e mostranti il solo sistema muscolare, attribuiti ad Ercole Lelli e risalenti al 700.
Sulla sinistra un putto porge simbolicamente un femore al rettore di cattedra, che sedeva sul pulpito.
CURIOSITA’: LA VITA DI UNO STUDENTE BOLOGNESE DEL PASSATO
Si sa, gli studenti erano più interessati a osterie e prostitute che ai pesanti faldoni scolastici.
Proprio dietro l’Archiginnasio era presente il più grande bordello bolognese: in Galleria Cavour, dove oggi si passeggia tra vetrine lussuose di marchi prestigiosi.
Venne però fatto sloggiare per volere del Papa, facendo riversare le donne in Vicolo Spirito Santo, rinominato poi via del Bordello. Venne loro imposto di vestire con una fascia bianca adornata di rose nere e campanelli e di uscire dalle loro case solo una volta a settimana. Una notte a settimana potevano recarsi in Santo Stefano per chiedere l‘espiazione dai peccati (troverete a breve questa storia).
La pena prevista? La mutilazione del naso.
Ecco la storia di uno dei più bei palazzi di Bologna.
Ora provo a chiedere all’Alma Mater di riempire uno stemma con il mio nome… dite che accetteranno??