Per tutti gli amanti di Harry Potter, il maghetto più famoso del mondo, Edimburgo è una meta ricca di riferimenti e luoghi imperdibili. Io, che sono una Potterhead dalla prima edizione del primo libro non potevo perdermene nemmeno uno…
J.K.Rowling, forse la scrittrice più famosa e osannata del mondo moderno, scrisse il primo libro della saga più famosa del mondo proprio qui ad Edimburgo.
Trasferitasi per stare con la sorella, dopo il fallimento del suo primo matrimonio, Joanne (la lettera K venne aggiunta su consiglio dell’editore ed è stata scelta in ricordo della nonna Kathleen) cominciò a creare la storia di Harry Potter proprio nella zona di Old Town. Con i suoi vicoli stretti, le case di mattoni ed i cimiteri sempre aperti, Edimburgo ha certamente influenzato la maggior parte delle ambientazioni del libro, sostituendo le atmosfere londinesi, ben più frenetiche, con quelle scozzesi.
Camminando per la città, se si conoscono bene i libri e si sono visti i film, moltissimi luoghi possono essere riconosciuti. A me è capitato molto spesso di dire “mi sembra di essere ad Hogwarts”, “oddio questo è uguale al libro”, “ma qui hanno girato il film?”.
I 5 luoghi di Edimburgo che un amante di Harry Potter non può perdersi
THE ELEPHANT HOUSE
Il cafè dove tutto cominciò
Quando la Rowling si trasferì ad Edimburgo cominciò a frequentare questa caffetteria dove passava gran parte della giornata a scrivere.
Stava attraversando un periodo di forte depressione e, per sua personale ammissione, scrivere era l’unico modo per estraniarsi dalla difficile condizione economica. Senza lavoro, con una figlia a carico, Joanne viveva solo di sussidi statali per i disoccupati.
Fuori dal locale una scritta afferma che “qui venne scritto il primo libro di Harry Potter”. All’interno in realtà poco si riferisce alla scrittrice, a parte una foto che la ritrae al lavoro su uno dei lunghi tavoli in legno.
Nonostante tutto, questo luogo è una meta di pellegrinaggio per turisti curiosi.
indirizzo: 21 di George IV Bridge
GREYFRIARS KIRKYARD
Il cimitero dove è sepolto Tu-Sai-Chi
Il Greyfriars è uno dei cimiteri più famosi e antichi di tutta Edimburgo, un luogo già di per se’ interessante da visitare ed inserito in tutte le guide della città.
Complice il fatto di trovarsi proprio dietro Elephant House, immagino che la Rowling lo frequentasse spesso, passeggiando per i suoi vialetti per passare qualche ora in serenità. Si, perché in Scozia le persone scelgono di passeggiare tra le tombe come farebbero in un parco e per questo motivo la scelta statale è di lasciare questi luoghi aperti giorno e notte.
E fu proprio così che camminando e osservando le antiche lapidi la Rowling dev’essersi imbattuta in quella di un tale Thomas Riddell, sepolto insieme al figlio anch’esso di nome Thomas.
Vi dice qualcosa? Il vero nome di Voldemort, ovvero Tu-Sai-Chi è proprio Thomas Riddle.
La lapide è leggermente nascosta e si trova nel muro del West Yard, dalla parte opposta rispetto all’ingresso du George IV Bridge.
Non può essere una coincidenza nemmeno l’uso del cognome McGonagall (nella nostra edizione italiana tradotto in McGranitt). Nel romanzo esso è attribuito alla professoressa di Trasfigurazione, nel Greyfriars Kirkyard lo troviamo sulla lapide di un poeta famoso in tutta Scozia come il “peggior poeta di sempre”.
Questo luogo venne anche utilizzato come ambientazione di riferimento per la scena finale del film “Harry Potter e il calice di fuoco”, quando Harry incontra la sua nemesi Voldemort e quest’ultimo riacquista il suo corpo e i suoi poteri.
indirizzo: 26A Candlemaker Row
GRASSMARKET
La nascosta Diagon Alley
Il mattone che aveva colpito vibrò… si contorse… al centro, apparve un piccolo buco… si fece sempre più grande… e un attimo dopo si trovarono di fronte un arco abbastanza largo da far passare Hagrid. L’arco dava su una strada selciata tutta curve, di cui non si vedeva la fine.
‘Benvenuto a Diagon Alley!’ disse Hagrid.
Harry Potter e La Pietra Filosofale
Fonte: http://www.potterpedia.it
Molte delle vie di Edimburgo richiamano le atmosfere dei racconti di Harry Potter ma quella che più di tutte ha le caratteristiche precise è sicuramente Candlemaker Row nella zona di Grassmarket.
Tanti negozietti, oggi anche dedicati a gadget sul maghetto e la sua saga, oltre a empori di scherzi (come Zonko, ricordate?) ed edifici intonacati di colori sgargianti, che portano con la fantasia dentro quel mondo incantato.
Insomma, sembra proprio di entrare a Diagon Alley, la via dello shopping più magica di sempre!
indirizzo: Candlemaker Row
GEORGE HERIOT’S SCHOOL
La scuola di Hogwarts
Sebbene le sue fattezze non assomiglino a quelle del castello di Hogwarts, molto più probabilmente ispirato dal castello di Edimburgo, questa scuola ha certamente influenzato il sistema delle case utilizzato nella saga.
Come in Harry Potter infatti, anche questa rinomata scuola privata gode della divisione degli studenti in 4 case, caratterizzate a loro volta da 4 colori che le distinguono. Sebbene il sistema della divisione in gruppi (o case) sia utilizzato in tutto il Regno Unito, la Rowling pare essersi ispirata proprio a questa scuola, colpita dalla storia della sua fondazione.
La George Heriot’s infatti nacque in seguito alla donazione da parte del fondatore di tutto il suo ingente patrimonio con lo scopo di dare un luogo di istruzione ai bambini poveri rimasti orfani. Oggi, dopo alcuni secoli, la scuola è diventata una delle più rinomate d’Inghilterra ma ancora accoglie gratuitamente ragazzi indigenti a causa della perdita dei genitori.
indirizzo: Lauriston Pl
BALMORAL HOTEL
La stanza dove Harry Potter si è concluso
Se Harry Potter è nato in un piccolo cafè del centro, indice della situazione difficile della sua autrice, lo stesso è terminato in una stanza di un hotel ben più lussuoso, indice in questo caso dell’esorbitante e inaspettato successo che ha reso la stessa autrice una delle donne più ricche d’Inghilterra (se non del mondo).
All’interno della room 552, oggi dedicata alla Rowling e prenotabile per cifre esorbitanti, venne scritta l’ultima frase dell’ultimo libro di Harry Potter:
La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene.
Harry Potter e i Doni della Morte
Fonte: http://www.potterpedia.it
La scrittrice celebrò l’evento scrivendo, in un punto nascosto di una statua della camera: “J.K. Rowling ha finito di scrivere Harry Potter e i doni della morte in questa stanza (552) l’11 gennaio 2007″. Monellaccia!
indirizzo: 1 di Princes Street
Appassionati della saga più famosa del mondo, o meno, questi luoghi sono sicuramente tra i più belli di tutta Edimburgo.
Io vi consiglio di visitarli e, se non l’avete mai fatto, provare a leggere qualcosa della magica Joanne Rowling.
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