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Cominciamo la nostra passeggiata per Bologna da Strada Maggiore, la via che indirizza fuori dalle mura chi la percorre a partire dalle Due Torri in centro città.

IL PORTICO DEI SERVI

Il porticato comunemente detto “dei Servi” si estende verso Porta Maggiore ed è uno dei più begli esempi di porticato bolognese, cominciato già verso il 1300 per terminare definitivamente solo intorno al 1850.

E’ uno dei portici più ariosi sotto il quale passeggiare o sostare per chiacchierare sotto le volte create dalle eleganti colonnine marmoree che si susseguono creando un lungo effetto prospettico.

Verso metà percorso si giunge ad un porticato quadrangolare, così chiamato in quanto segue il perimetro di una piazzetta antistante la facciata della Basilica di Santa Maria dei Servi. Veniva usato in epoca romana e rinascimentale come spazio per coloro che ancora non avevano ricevuto il sacramento del battesimo e non potevano dunque presenziare ai riti.

Ricordi fui con te a Santa Lucia, al portico dei Servi per Natale,
credevo che Bologna fosse mia: ballammo insieme all’anno o a Carnevale.

Eskimo – F. Guccini

BASILICA DI SANTA MARIA DEI SERVI

Non troppo celebrata rispetto alle altre Chiese bolognesi, la Basilica dell’ordine dei Servi di Maria, eretta già nel 1346, presenta una delle più ricche collezioni di opere d’arte, tra le quali spiccano quelle del Cimabue (Madonna col bambino e angeli) e di Guido Reni (San Carlo Borromeo e angeli).

Curiosità: la prima opera pare la prima vera rappresentazione iconografica del bambin Gesù come un vero bambino e non come piccolo filosofo; dell’ultima si racconta invece che venne completata nel giro di una notte dall’artista con il solo aiuto della luce di una candela.

L’esterno della chiesa è abbastanza anonimo, in mattone laterizio con un rosone centrale mai completato.

LA FIERA DI SANTA LUCIA SOTTO I PORTICI A NATALE

Quasi 500 anni per completare quello che oggi è il portico più largo della città sotto il quale ogni inverno aprono decine di banchetti natalizi per la Fiera di Santa Lucia.

Inaugurata già il 19 di novembre per terminare il giorno di Santo Stefano è meta obbligata per ogni bolognese che voglia arricchire il suo presepe con statuine fatte a mano o palline in vetro soffiato per la decorazione dell’albero di Natale.

Author

Bolognese doc, amante della musica rock, gattara da tutta la vita e innamorata del mare in tutte le sue forme. Dopotutto sono un segno d'acqua e come tale combatto da sempre tra il desiderio di scoprire il mondo e il bisogno di stabilità. Mete preferite? Gli Stati Uniti e il Nord Europa. Rigorosamente on the road.

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