Bologna è la città più importante dell’Emilia Romagna, proprio al centro dello Stivale e punto di passaggio obbligato per chi viaggia da Nord a Sud dell’Italia. Famosa per il buon cibo, il centro medioevale e i tantissimi universitari che la popolano, è certamente una città perfetta da visitare in un giorno.
Questa è la nostra città e in occasione della visita di due nostri amici blogger (Marty e Gabri di Spignattando) ho deciso di creare un itinerario per fargli visitare Bologna in un giorno.
Naturalmente ho dovuto scegliere i punti di interesse davvero imperdibili che permettono, a chi non ha mai visitato Bologna, di conoscerla e di apprezzarla nei suoi luoghi più significativi.
Non solo monumenti dunque, ma anche curiosità e posti un po’ nascosti, fusi con l’attrattiva fondamentale dell’Emilia: il cibo.
IL MIO ITINERARIO PER SCOPRIRE BOLOGNA IN UN GIORNO
Bologna può essere tranquillamente visitata in un giorno a piedi in quanto le distanze non sono molto elevate. Qui però trovate tutte le informazioni sui mezzi pubblici e i modi per raggiungere la città.
LA STAZIONE DI BOLOGNA
Siamo partiti dalla zona della stazione, che è in effetti la più comoda per chi giunge a Bologna in treno o in macchina.
Se si capita nella hall principale della stazione, dietro alle porte di via Medaglie d’Oro, un primo luogo di interesse è la sala di attesa per i passeggeri al binario 1.
Due sono le porte di accesso alla stanza, una delle quali è un vero e proprio squarcio nel muro in marmo. Entrando, tra esse, è posta la lapide in ricordo della strage del 2 agosto 1980.
La mattina di 38 anni fa scoppiò infatti una bomba al binario 1 che provocò quello squarcio, volutamente mai richiuso, uccidendo 85 persone. Un boato che ancora i nostri nonni ricordano distintamente e che ferì le esistenze di tutti i bolognesi, oltre che delle centinaia di famiglie coinvolte.
Uscendo giratevi a guardare i due orologi posti ai lati del portico d’entrata: uno segna l’ora esatta, l’altro è fermo alle 10:25, orario della strage.
PORTA GALLIERA
Incamminandosi per via dell’Indipendenza, uno dei fulcri dello shopping bolognese (ne abbiamo parlato approfonditamente qui) si nota la grandiosa porta, posta lateralmente alla strada.
La scelta non è casuale: fino al 1875 infatti la via che rappresentava il cardo principale romano era la parallela via Galliera, oggi più stretta e sconosciuta della principale Indipendenza. Da qui il nome della porta, che come tutte prende denominazione dalla via che da essa inizia in direzione della Piazza Maggiore.
Le porte in totale sono 12, rappresentano l’accesso alla città dentro le mura e ne abbiamo parlato in questo articolo dedicato.
PARCO DELLA MONTAGNOLA
Proprio di fronte alla porta sale una scalinata bianca e decorata con lampioni: porta in quello che è il più antico giardino cittadino. Purtroppo a causa della brutta frequentazione che c’è all’interno non è consigliabile passeggiarci, soprattutto di sera. E’ sopraelevato e durante la Seconda Guerra Mondiale era uno dei principali rifugi anti-bombe della città.
E’ uno dei parchi più noti della città di Bologna, certamente secondo solo ai grandi Giardini Margherita. Essi sono la zona verde più importante e si trovano appena fuori le mura della città, tra la Porta Santo Stefano e Porta Castiglione. Se si ha qualche ora libera, e il clima lo consente, è bello passeggiare tra i suoi viali alberati. Lo consiglio una volta terminato il giro del centro storico e per saperne di più ne abbiamo parlato qui.
MERCATO DELLA PIAZZOLA
Continuando verso il centro, sulla sinistra in Piazza dell’8 agosto, il venerdì ed il sabato si svolge il mercato settimanale detto “Piazzola“. E’ soprattutto dedicato ad abbigliamento, accessori, cura della casa, qualche stand vintage e floreale. Nessuna bancarella di cibo: quello si trova nel Quadrilatero, che incontreremo dopo.
FINESTRELLA DI VIA PIELLA
Incrociando Via Augusto Righi, svoltiamo a sinistra e pochi metri più avanti imbocchiamo Via Piella sulla destra. Eccoci di fronte alla ormai celebre finestrella della Venezia bolognese: l’affaccio sul canale delle Moline.
Bologna ha un’intrico di canali che si sviluppa nel sottosuolo per tutto il perimetro del centro. Difficile immaginarlo, visto che solamente in queste viuzze, una parallela all’altra, è possibile vederli scoperti. Ma la realtà è che nulla può essere costruito sotto ai palazzi del centro storico proprio per questo motivo: né una metropolitana, né parcheggi sotterranei.
I canali erano in realtà delle vie navigabili usate per il commercio dei tessuti. Sono tutti affluenti dei due fiumi principali, il Reno ed il Savena, che non sono visibili in città fino alla provincia.
ZONA UNIVERSITARIA
Continuando per via delle Moline si giunge alla celebre zona universitaria bolognese. Frequentata da studenti di tutta Italia, l’Alma Mater Studiorum, detta Unibo, è la prima Università al mondo.
Risale al 1088 d.c. e fu fondata dai glossatori, i commentatori del testo giustinaneo romano di legge. Per questo la prima vera facoltà esistente fu Giurisprudenza, che oggi si trova in via Zamboni 22 nello storico Palazzo Malvezzi. Anche qui potete entrare insieme a noi per scoprirne di più. Alla facoltà di legge seguirono poi tutte le altre materie liberali: lettere, filosofia, medicina, arte e le materie scientifiche.
In zona Zamboni si trovano soprattutto facoltà umanistiche mentre quelle scientifiche sono dislocate appena fuori dalle mura. Non è però qui la sede storica dell’Università di Bologna: essa si trovava infatti all’Archiginnasio, una prossima meta di questa passeggiata bolognese.
GHETTO EBRAICO
Il ghetto a Bologna è davvero piccolo ma caratteristico. Nessun portico, poca luce ed edifici tutti attaccati l’uno all’altro.
La via più celebre è via dell’Inferno sulla quale sbuca un ingresso a Galleria Acquaderni, uno dei luoghi più belli ma meno apprezzati di tutta Bologna. Ne è riprova il fatto che ad oggi risulti quasi abbandonata.
Qui nel ghetto, durante il 500, gli ebrei furono esiliati e rinchiusi per volere dello Stato Pontificio.
Oggi in questa zona sono nati numerosi posticini molto carini dove fermarsi per mangiare. Noi vi consigliamo:
- CAMERA A SUD: un ristobar con arredi vintage e ottimo cibo anche per i vegetariani
- PAPPARE’ : un locale di gran tendenza con colazioni e brunch all’americana
- MOGHUL: uno dei più apprezzati ristoranti indiani di Bologna con un’atmosfera raccolta ma caratteristica
LE DUE TORRI
Facendo uscire il naso dai palazzi del ghetto si accede immediatamente a quello che è il simbolo più importante e conosciuto di tutta Bologna: le Due Torri.
La loro storia l’abbiamo raccontata in questo articolo, e vi consigliamo di leggerlo per scoprire la leggenda dietro alla loro costruzione.
Quanto sono alte? 98 metri l’Asinelli, 48 la Garisenda.
Ma non pensate che la sorella minore sia meno importante: Dante parla di lei nell’Inferno, mentre dell’Asinelli nemmeno una citazione.
Sono le due torri medioevali più alte al mondo, per salire sulla maggiore dovrete fare 500 gradini ma pensate che in origine erano entrambe più alte.
Una curiosità? L’Asinelli è anche il più alto parafulmine della città. L’altezza della torre infatti attirava saette potenzialmente distruttive per la sua struttura e così venne installato un sistema per ovviare ai pericoli che venivano dal cielo.
CORTE ISOLANI
Camminando lungo Strada Maggiore, passando sotto ai suoi portici disposti su più livelli, si giunge all’ingresso a questa meravigliosa corte, costruita su ben 3 livelli, che è motivo di fermata nella passeggiata per Bologna.
Puntate il naso all’insù, osservando quel soffitto in legno del portico antistante l’entrata. E’ uno dei pochi rimasti originali dell’epoca medioevale. Infatti è in legno e non in muratura.
Scrutate bene… le vedete le tre frecce? Sono lì dal medioevo! Io nella mia vita sono riuscita a scorgerne solamente una…
La storia dietro le tre frecce, racconta di un adulterio, commesso da una nobildonna molto avvenente. Il marito, scoperto il tradimento, assoldò tre arcieri per vendicarsi sulla donna. Ella però quando vide gli archi tesi e le frecce puntate su di lei si spogliò completamente nuda, causando confusione negli esecutori e facendogli mancare l’obbiettivo. Non si sa se questa leggenda così romanzata sia effettivamente vera, ma le tre frecce si trovano ancora lì.
SANTO STEFANO E LE SETTE CHIESE
Attraversando la corte si sbuca in quella che, a mio parere, è la piazza più bella di Bologna: Santo Stefano. Completamente acciottolata, chiusa al traffico e con un mercato dell’antiquariato di alto valore artistico, ogni primo sabato del mese.
La chiesa antistante è in realtà il risultato della sovrapposizione di più chiese, l’una collegata all’altra fino alla realizzazione di questo complesso che è appunto denominato “delle Sette Chiese”. Entrare è un obbligo: osservate le prime due, una dentro l’altra, il battistero e la chiesa romana costruita come il Sepolcro di Cristo a Gerusalemme. Anche il cortile di Pilato, con il gallo che canta 3 volte e il Chiostro sono davvero imperdibili.
Tutte le info e gli orari li trovate qui.
IL QUADRILATERO
Camminando di nuovo verso la Piazza Maggiore, percorrendo via Santo Stefano con le spalle alla Chiesa, arriviamo dritti in quelle che sono le vie del vecchio mercato. Vecchio poi mica tanto, ancora oggi qui ci sono le botteghe storiche più antiche della città, i negozi di ortofrutta, le pescherie e le macellerie più buone.
Le fermate necessarie sono:
- Atti: per il pane, la pasta fresca, i dolci e tutto quello che vi può venire in mente pensando ad un panificio. Hanno appena festeggiato 150 anni di attività.
- Tamburini: fermata di tutti i turisti per respirare il buon profumo di salumi e piatti tipici. Sono molto gentili e fanno anche fare parecchie foto all’interno. Una chicca? Il salame rosa.
- Simoni: è un po’ l’alter ego del precedente. Qui però trovate più intingoli freschi e carni pregiate. Come in tutte le botteghe di Bologna si paga alla cassa posta appena prima dell’uscita. Era il posto dove stava la moglie del macellaio e ancora mi ricordo quando tutte le botteghe erano organizzate così.
- Antica Aguzzeria del cavallo: uno dei più vecchi esercizi commerciali di Bologna. Le insegne noterete che sono spesso mantenute nonostante all’interno abbiano preso domicilio marche internazionali.
Qui si trova anche il Mercato di Mezzo, una galleria di piccole botteghe organizzate a mercato e tutte facente parte del gruppo Eataly. C’è chi le ama e chi le odia.
L’iter è entrare, prendere un bicchiere di vino in una, un’arancino appena cotto nell’altra, magari una tartare dal macellaio Romanzo e un piatto di pasta fresca cucinata ad arte. E’ la mini copia di FICO: se non potete fare un salto nel parco divertimenti del cibo, che si trova in zona Pilastro fuori città, questa è una buona alternativa.
In questa zona molte botteghe si sono reinventate bistrot alla moda. Io vi consiglio di fermarvi in una di quelle tra via Clavature, Orefici e Pescherie Vecchie per assaporare i più tradizionali piatti della cucina bolognese (ma anche qualche rivisitazione moderna):
- ZEROCINQUANTINO E ZEROCINQUANTELLO: sono uno di fronte all’altro e sono perfetti per un aperitivo a base di crescentine, tigelle, affettati e formaggi accompagnati da un calice di Lambrusco o Pignoletto.
- LA BAITA: antico negozio di salumi e formaggi di qualità che da qualche anno ha aggiunto tavolini dove consumare le sue prelibatezze.
- OSTERIA DEL SOLE: antichissima vineria dove gli avventori si portavano il cibo da casa e qui acquistavano solo il vino. Ha una storia davvero interessante alle spalle ed è cambiata pochissimo negli anni.
- SFOGLIA RINA: qui la pasta fatta a mano si può anche mangiare sul posto. E’ ormai una delle mete preferite dai turisti e spesso c’è una fila pazzesca… ma ne vale la pena!
- IL CALICE: uno dei migliori cocktail bar di Bologna, nonchè uno dei più antichi, nonostante sia molto piccolo all’interno.
PIAZZA MAGGIORE
Inutile evitarla, tutte le strade del mercato portano a lei: la grande piazza centrale di Bologna.
Circondata dal portico del Pavaglione, dalla Basilica di San Petronio, dal Palazzo comunale del Podestà ed infine da palazzo Re Enzo. E’ a pianta quadrata ed al centro ha un piancito rialzato che comunemente è detto “il crescentone“.
Sapete che in passato durante il mese di agosto qui è stata portata la sabbia dal Reno e la piazza diventava un’enorme spiaggia?
PORTICO DEL PAVAGLIONE
Prima di addentrarsi nella Piazza è opportuno fare una deviazione verso sud (quindi venendo dal mercato bisogna girare a sinistra) percorrendo il portico del Pavaglione verso piazza Galvani. Così chiamato dal dialetto “pavaglion” che stava ad identificare i pavillons (padiglioni) che venivano usati dai mercanti per ripararsi dal sole prima che il portico venisse appunto costruito.
All’incrocio con via de’ Musei troverete una farmacia: essa è anche chiamata Farmacia della Morte e in quell’angolo venivano appesi i condannati a morte dopo la loro esecuzione.
Appena pochi metri più avanti, addentrandosi verso la buca di San Petronio troverete la Chiesa di Santa Maria della Vita. E’ una deviazione interessante per chi fosse interessato a vedere il Compianto di Niccolò dell’Arca, una delle opere d’arte più belle che abbiamo a Bologna. Ne abbiamo parlato qui.
ARCHIGINNASIO
Camminando per il portico vi ritroverete di fronte all’entrata del celebre Archiginnasio.
Come dicevamo prima questa era la sede originaria dell’Università di Bologna. Un luogo magnifico e ben ristrutturato che merita un passaggio. Per pochi euro potrete visitare il Teatro Anatomico, uno dei più antichi del mondo, e sedervi sotto le volte dello Stabat Mater. Volete saperne di più? Ne abbiamo parlato qui.
SAN PETRONIO
Torniamo in Piazza… La Basilica in realtà non è la cattedrale di Bologna. Essendo orientata a nord e non ad est, come indicato dallo Stato Pontificio, deve cedere lo scettro a San Pietro in via Indipendenza. Ma questa è la Basilica a cui tutti i bolognesi sono più affezionati, forse proprio perchè furono loro stessi a volerla costruire. L’abbiamo visitata e raccontata qui.
All’interno è famosa la Cappella Bolognini per la presenza dell’affresco che rappresenta Maometto all’inferno (e che rende la piazza un punto sensibile per il terrorismo) e la meridiana di Cassini, la più grande al mondo.
Ancora per qualche tempo la Basilica sarà in ristrutturazione, come potrete vedere camminandole accanto lungo il Portico del Pavaglione. La facciata è stata ultimata ma sul retro sono ancora presenti le impalcature. E’ proprio utilizzando esse che da qualche tempo è possibile visitare il Sottotetto di San Petronio, salendo con un ascensore e camminando tra gli archi in legno originali. Noi l’abbiamo fatto con l’Associazione Succede Solo a Bologna e vi consigliamo di prenotare anche voi questa esperienza, se avete a disposizione 48 a Bologna. A lavori ultimati non sarà più possibile accedere e questa soffitta tornerà chiusa al pubblico.
PALAZZO RE ENZO
Era il Palazzo dove abitava il boia nel Medioevo e dall’unico balcone esistente, quello su via Rizzoli, la moglie innaffiava le piante prima delle esecuzioni. Ma deve il suo nome al celebre prigioniero che ospitò, Re Enzo, figlio di Federico II di Svevia fatto prigioniero nella Battaglia di Fossalta.
Il Palazzo è visitabile all’esterno in quanto internamente ospita sale per esposizioni, un bar e altri negozi. E’ carino provare il gioco dell’eco sotto le sue volte interne. Basta mettersi ai lati opposti dell’incrocio sotto le sue mura e parlare con il viso rivolto verso il muro. All’opposto si sentirà benissimo anche il minimo sussurro. Stupendo farlo di sera, quando il rumore si attutisce e le voci non si sovrappongono.
PALAZZO DEL PODESTA’
Noto per i matrimoni civili che vengono svolti nella famosa Sala Rossa, con l’immancabile foto dal balcone sulla Piazza, oggi è ancora la sede del Comune di Bologna.
Interessante al secondo piano la vista prospettica dalla finestra sulla destra appena salito il secondo scalone. Se vi allontanate da essa, percorrendo il grande corridoio antistante, noterete che la torre oltre il vetro invece di rimpicciolirsi si ingrandisce.
IL NETTUNO
Da pochissimo restaurato e liberato dai ponteggi, il gigante (al zigànt) di Bologna troneggia fiero sopra alle dee delle acque e ai putti festosi. E’ una fontana alla quale i Bolognesi sono molto legati e anche in questo caso c’è un gioco divertente da fare…
Provate a girarci intorno, senza stare troppo vicino… guardando tra Palazzo re Enzo e la Piazza, dando le spalla alla scalinatina della Biblioteca Sala Borsa, arriverete a notare che il Gigante sembra stranamente… diciamo ben dotato!
No, non è felice di vedervi, sta usando il suo dito indice per impressionarvi.
Le acque che riforniscono la fontana provengono da un ingegnoso sistema medioevale che oggi è possibile conoscere con una visita ai Bagni di Mario, antica cisterna che si trova fuori porta San Mamolo, da poco aperta al pubblico. Se avete a disposizione un weekend a Bologna vi consigliamo questa visita che noi abbiamo fatto e ne parliamo qui.
UN SALUTO A LUCIO
La giornata a Bologna volge al termine, ma per gli appassionati il consiglio è quello di dare un saluto al caro Lucio Dalla, che abitava proprio a due passi da Piazza Maggiore.
Percorrendo via d’Azeglio, all’intersezione con la Piazzetta de’ Celestini (proprio sopra al negozio della Nepresso), c’è la casa del maestro. Un disegno sul muro lo ricorda e verso le 18.00 spesso parte uno dei suoi successi in sottofondo.
BOLOGNA IN UN WEEKEND: COSA VEDERE FUORI DAL CENTRO SE SI HA A DISPOSIZIONE UN GIORNO IN PIÙ
La maggior parte delle attrazioni di Bologna si trovano nel centro storico ma alcuni splendidi luoghi possono essere facilmente raggiunti e meritano certamente una visita.
LA BASILICA DI SAN LUCA
Per molti turisti questa è una tappa obbligata nella visita di Bologna e non posso che essere d’accordo. La Basilica di San Luca sorge sul Colle della Guardia poco distante dai viali di circonvallazione all’altezza dello Stadio, appena fuori Porta Saragozza.
Il portico che arriva fino in cima, salendo per 666 arcate, è il più lungo del mondo. Se non ve la sentite di affrontare gradini e salite, che sono abbastanza impegnativi, potete raggiungere la cima con trenino turistico o con gli autobus. Una volta arrivati si gode di uno splendido panorama e di una delle Chiese più belle e care alla città di Bologna. Ve ne parliamo un po’ qui.
VIA DEL PRATELLO
Ci troviamo dentro il centro di Bologna, ma via del Pratello è più frequentata dai bolognesi che dai turisti. Se volete respirare l’aria della città rivoluzionaria degli anni 70, se avete voglia delle antiche osterie di una volta e dei giovani che fanno festa fino a tarda sera, questa può essere la vostra meta.
Abbiamo raccontato molto della sua storia in questo articolo ma vi diamo anche qualche indirizzo interessante da visitare per godere del buon cibo e del buon vino della città:
- ALTOTASSO: vini sfusi, birra artigianale, eventi culturali e musica jazz. Ottimo per passare una serata.
- ZAPAP: buona pizza, ottime birre artigianali, locale tipicamente “bolognese”.
- TRATTORIA DA ME: nonostante sia appena fuori Pratello (su via San Felice) è degna di nota perchè sta riscuotendo ottime recensioni negli ultimi anni. Si mangia alla bolognese per davvero ed il locale è davvero molto bello. Ah, ha vinto 4 ristoranti con Alessandro Borghese… magari ne avete sentito parlare!
IL MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA
Gratuito e di forte impatto. Dentro gli ex stabilimenti dell’zienda di trasporto di Bologna è stato ricostruito per intero l’aereo schiantatosi al largo dell’isola di Ustica nel 1980 che viaggiava da qui alla Sicilia. Noi l’abbiamo visitato e ve ne abbiamo parlato qui.
FICO – EATALY WORLD
Un parco divertimenti del cibo, sorto da pochissimo in zona Pratello a Bologna e raggiungibile con i mezzi pubblici dal centro della città.
Si perde l’autenticità delle vecchie botteghe di Bologna ma si può passare una giornata intera tra stand gastronomici di ogni tipo, coltivazioni visitabili, allevamenti (si ci sono anche gli animali), eventi e attrazioni per bambini. Tutto firmato Eataly, con una vastissima quantità di cibo di alta qualità da acquistare all’uscita. Ve lo consiglio se avete dei bambini: gli spazi e l’organizzazione è perfetta per loro.
L’ingresso è gratuito ma molti eventi, attrazioni e visite sono a pagamento.
Per ogni informazione ed evento il loro sito è questo.
Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po’ molli
F. Guccini
col seno sul piano padano ed il culo sui colli,
Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale,
Bologna la grassa e l’ umana già un poco Romagna e in odor di Toscana…
[…]
Bologna è una ricca signora che fu contadina:
benessere, ville, gioielli… e salami in vetrina,
che sa che l’ odor di miseria da mandare giù è cosa seria
e vuole sentirsi sicura con quello che ha addosso, perché sa la paura.
Così Guccini canta la sua, la nostra, Bologna. Così la riconosciamo noi cittadini.
Bologna è per molti una mamma, con la quale litighi spesso ma che poi ti accoglie sempre a braccia aperte.
Chi visita Bologna se ne innamora e torna spesso volentieri. Noi ve la raccontiamo nella nostra rubrica dedicata dove potete trovare altri articoli particolari sulle usanze e sulle particolarità della nostra bella città.
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